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Andrea Brattelli parla del secondo romanzo di Albertine Sarrazin , scrittrice morta nel 1967 a soli 29 anni dei quali ben 8 trascorsi in car...

03/12/2021

Viaggio allucinante di Isaac Asimov

Stavolta Andrea Brattelli ci parla di un classico della fantascienza, un romanzo molto diverso dalle sue "solite" scelte, tano che ammette candidamente di non amare il genere: un'occasione in più per avere un diverso punto di vista. 



Il libro che mi accingo a recensire questa volta è stato scritto da Isaac Asimov sulla base della sceneggiatura del film Viaggio allucinante. In genere la fantascienza non mi piace (è una semplice questione legata al gusto personale, nulla più), ma ogni tanto leggo qualcosa del famoso e prolifico scienziato, perché essendo stato egli realmente un ricercatore ho sempre da imparare qualcosa dalle sue produzioni, riflettendo sul suo approccio filosofico alle discipline scientifiche.

Se dovessi riassumere in poche parole quest’opera la definirei “un libro di biologia e fisiologia umana con scene d’azione”.

Lo scritto è diviso in capitoli i cui titoli ci orientano sul percorso che avrà la navicella nel corpo umano.

Ho visto anche il film che, lo scrivo sinceramente, mi è piaciuto più del libro, forse perché la traduzione dall’inglese all’italiano di quest'ultimo non è delle migliori. Indubbiamente però gli effetti speciali, considerata l’epoca in cui è stata girata la pellicola, sono sbalorditivi.

Il protagonista, Grant, è l’unico uomo dell’equipaggio che non sa nulla di medicina (è infatti un poliziotto delle forze speciali) ed è per questo che il racconto è narrato in terza persona: il nostro eroe non potrebbe raccontarci nulla del viaggio, in quanto non sa dove dirigere il sottomarino e che cosa gli scienziati stiano osservando.

Di tanto in tanto è Michaels, un altro esploratore, che prende la parola per descrivere una delle loro azioni in modo che il lettore capisca.

Tuttavia il libro non è noioso, dato che non si elencano pedissequamente termini e procedure mediche; piuttosto però, come ho asserito in precedenza, questo alternarsi di voci fuori campo che si alternano durante la narrazione nella versione italiana risulta un tantino stucchevole.

La suspence comunque è preponderante per tutto lo svolgimento della storia. Si consideri che se già dal principio un militare viene scelto per capitanare un'équipe di scienziati, si comprende che il suo reale contributo alla missione è nullo, ma ciò sta anche a significare che il Governo degli Stati Uniti deve risolvere un intrigo internazionale, con le dinamiche di ogni film d’azione e di spionaggio che si rispetti; come in un'avventura di James Bond.

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