Seguimi su https://quarantasettelibrocheparla.com/

Niente di vero, Raimo. Il posto, Ernaux

Che senso ha accostare due titoli molto diversi per stile, contenuto e periodo narrato? Perché nella scheda di presentazione di Niente di ve...

23/02/2021

Lucia Berlin. La donna che scriveva racconti

Lucia Berlin non si vergognava di nulla. Né io avevo mai letto un'autobiografia scritta a episodi, alcuni assai brevi e singolari, molti vagamente romanzati, ma tutti pieni di una vita tempestosa, vissuta intensamente e narrata in modo freddo, quasi alla Richard Matheson (ma la critica la accosta a Alice Munro). 


Dentro le storie di La donna che scriveva racconti ci sono tutte le tragedie che si possano immaginare, e molte sono autobiografiche: la scoliosi, una vita in continuo viaggio tra tanti lavori precari, mariti e figli, e l'alcolismo come dipendenza ereditata dal nonno. Impossibile distinguere i racconti privati dalle narrazioni dell'autrice onnisciente. 


Troviamo così i tentativi di disintossicazione dall'alcool, alcuni dentro casa con i figli che le nascondono i soldi e altri in posti dimenticati da Dio e dall'uomo; un tentato aborto in Messico; l'aborto provocato dalle botte del compagno tossicodipendente; le molestie di un ricco rampollo pedofilo e del nonno; la chemioterapia della sorella; ma in questo volume, a condividere le tragedie della Berlin, ci sono anche tante persone indigenti e ignoranti. 


Sono ormai pochi i libri che trovo irrinunciabili, ancora meno quelli che ritengo validi compagni di vita e casi eccezionali quelli che penso contengano insegnamenti utili a rendere meno traumatico l'approccio alla malattia, alla solitudine e alla tomba. Questo è uno di quei libri. 





2 commenti: