La storia, scritta da Nina Bunjevac, è quella di Benny, che fin da bambino prova impulsi sessuali incontrollabili. Benny è ossessionato da Becky, una compagna di classe.
A nulla valgono i tentativi di rieducazione, compreso il famigerato letto antimasturbazione tipico dell’Ottocento: crescendo, Benny diventa un maniaco che si masturba ai giardini pubblici mentre osserva donne ignare. In seguito trova un lavoro allo zoo comunale e sembra essere in grado di gestire le proprie pulsioni; ma il ritrovamento di un taccuino lo porterà a mettere in pratica le sue fantasie.
La crudezza di questa opera, vincitrice del premio Gran Guinigi di Lucca Comics 2019 nella sezione "Migliore graphic novel", ci mostra, anche attraverso dettagli anatomici particolareggiati, una storia di violenza sessuale attraverso il punto di vista del carnefice: Bunjevac, traendo anche ispirazione da fatti autobiografici, mette in mostra le allucinazioni di uno stupratore.
Visivamente il volume è di forte impatto: a sinistra si trova la voce narrante che, dalla terra, racconta la storia a una stella. A destra si trovano le illustrazioni a tutta pagina che ricordano un po’ lo stile di Franco Matticchio. Da leggere assolutamente.
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