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21/12/2021

Marbles di Ellen Forney è molto più di un fumetto sul bipolarismo

Ellen Forney è una psicologa che lavora a Seattle e diventa fumettista negli anni Novanta, in piena epoca grunge. Probabilmente è già affetta da disturbo bipolare, ma questo le verrà diagnosticato solo nel 1997 e la sua opera autobiografica sarà pubblicata nel 2012. 


Marbles. Io, Michelangelo e il disturbo bipolare
è la sua storia, in forma di graphic novel che descrive passo dopo passo una condizione particolarmente comune alle persone creative: Michelangelo, Jeff Buckley, Van Gogh, Sylvia Plath... che però hanno spesso scelto di suicidarsi.

Che cos'è il disturbo bipolare, del quale soffre circa una persona su 100? Un disturbo cronico ad andamento periodico, nel quale si alternano periodi di depressione (con sensazioni di profonda tristezza, mancanza di energia e di interesse) e fasi maniacali, contraddistinte da umore elevato e sensazione di euforia, accompagnate spesso da un'autostima esagerata.
 
In Marbles passiamo dunque dalla diagnosi e dal rifiuto della proposta terapeutica (Forney ha circa trent'anni all'epoca e teme che gli psicofarmaci la possano rendere meno creativa), al continuo cambiamento delle cure in base alla loro efficacia e all'accettazione di uno stile di vita differente dalle consuetudini pregresse dopo una prima fase nella quale l'autrice mente di continuo sulla quantità di alcool e droghe assunta (ed è l'abuso di alcolici a condurre più facilmente a episodi di aggressività), per poi giungere infine a una certa consapevolezza e stabilità. Il finale è pertanto rassicurante e positivo.

I testi e i disegni di Forney risultano immediati e, proprio come la malattia stessa, attraversano varie fasi, dal dramma all'euforia. L'opera è davvero di semplice lettura e consultazione, tanto che potrebbe essere utile alle persone - soprattutto di giovane età - interessate da questa problematica e anche a tutte le altre: una sorta di psico-educazione a fumetti.

2 commenti:

  1. Naturalmente l'ho già prenotato

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    1. Sono certa che ti piacerà molto, fa capire in modo chiaro come funziona questo disturbo ed è anche piacevole da leggere, inoltre è interessante il riferimento a tutte le persone famose che hanno avuto tale condizione.

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