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07/03/2023

Cat person di Kristen Roupenian

In Italia forse il nome di Kristen Roupenian non è molto noto ma, nel 2017, il suo racconto Cat person diventò virale sui social, anche grazie al #MeToo, dopo la pubblicazione sul New Yorker. Ne è stato tratto un film, presentato al Sundance 2023, che dalle anticipazioni sembra tradire lo spirito del racconto originario. In occasione dell'8 marzo, ho scelto di parlare di questa raccolta d'esordio della scrittrice (il titolo originale è You know you want this: tutto ruota attorno al consenso troppo spesso presunto) proprio perché i suoi racconti esprimono un ampio raggio di emozioni all'interno della relazione tra sessi, a iniziare dalla sensazione di disagio che si prova leggendo il libro.


Parto proprio dal racconto principale, che è stato oggetto di numerose recensioni anche feroci, e che è stato segnalato per aver parlato di particolari riguardanti persone realmente esistenti: qui la denuncia della ragazza che si è riconosciuta nella protagonista del racconto. Questo inizia con una studentessa al secondo anno di college che lavora come cassiera in un cinema dove uno dei clienti abituali è un uomo più grande, col quale prende a flirtare quasi per caso. Il flirt è uno dei tanti dettagli di genere, a volerlo cogliere come fa Aram Mrjoian: "Cat person si basa su come le giovani donne sono condizionate a presentarsi socialmente e sessualmente disponibili nelle industrie dell'ospitalità e dei servizi, in particolare per una clientela più anziana e finanziariamente sicura".

Da qui nasce una frequentazione virtuale durante la quale la ragazza si sente troppo giovane e anonima per poter interessare a un uomo più grande che però non sembra particolarmente bello né coinvolgente, tanto che mi sono chiesta più volte: allora perché lo desidera? I due si vedono, c'è un bacio tremendo, poi addirittura del sesso terribile, e in ogni momento continuavo a chiedermi perché lei non si sottraesse a un incontro tanto deludente. Per questo il racconto è avvincente: perché descrive con precisione luci e ombre dell'essere umano.

Quante volte facciamo le cose per noia? Quante volte una persona arriva a manipolarci in modo talmente perfetto da non rendere la cosa minimamente visibile? Entrambi i protagonisti della vicenda sono sgradevoli, ma anche assai realistici. Quello che è certo è che alla fine, quando la ragazza mette in atto il ghosting come strategia di allontanamento, accade un'altra cosa molto verosimile: "l'invasione", come la definisce Mrjoian, del bar, un suo spazio personale, da parte dell'uomo scaricato che poi fa seguire gli immancabili insulti al telefono.

Nella raccolta ci sono molti altri racconti tutti differenti tra loro, anche nel genere: non a caso, tra le sue fonti di ispirazione Roupenian indica Stephen King, Angela Carter, Shirley Jackson e Joyce Carol Oates. 

Il pezzo iniziale, Ragazzaccio, è un dramma che assume tinte horror; la coppia manipolatrice è vomitevole quanto lo sarà la protagonista di uno degli ultimi racconti, Non avere paura, incentrato sul potere degli incantesimi. Look at your game, girl, è una storia parecchio ansiogena ambientata nel periodo del rapimento di Polly Klaas. Sardine è un gioiellino horror che vi farà vedere le feste di compleanno in un modo completamente diverso. Il corridore notturno oltre al disagio provoca un forte senso di disgusto, accompagnato però a un'atmosfera tribale e mitica che lo ammanta di un fascino particolare. Lo specchio, il secchio e il vecchio femore è una fiaba orrorifica che dimostra tutto l'amore dell'autrice per Angela Carter. 

Il bravo ragazzo e Voglia di morire evidenziano la mancanza di empatia dei protagonisti maschili nella gestione delle relazioni con le donne: il primo sembra un racconto su un redpill ripulito, il secondo si interroga sulla crisi di coscienza che dovrebbe scatenarsi davanti a richieste di bdsm estremo da parte di persone sconosciute agganciate sui social. Il ragazzo della piscina rappresenta un momento di leggerezza e di nostalgia di un passato adolescenziale in un libro tanto fosco. La prova nel portafiammiferi è uno dei momenti di maggiore approfondimento psicologico: la tentazione di risolvere i problemi medici applicandovi l'etichetta delle malattie psicosomatiche, la scena finale che diventa metafora del reale significato dell'amore. Mordere, il racconto di chiusura, descrive la piaga delle molestie sessuali in ambito lavorativo.

Ad accomunare tante storie all'apparenza diverse, oltre al discorso sulle relazioni tra sessi e sul potere, la mancanza di reale comprensione e comunicazione tra i personaggi. A popolare le pagine del libro, inoltre, sono spesso persone emarginate o irrisolte.

I racconti di Roupenian sono stati ignorati dai giornali più importanti: prima di Cat person, la scrittrice aveva pubblicato solo su riviste di genere come la Body Parts Magazine: The Journal of Horror & Erotica, e la Weird Fiction Review. In pochi giorni, si ritrovò famosissima e ottenne un anticipo di 1,2 milioni di dollari dalla Scout Press per la sua prima raccolta.

La fama tuttavia, come ha spiegato lei stessa, non sempre è piacevole: come ha spiegato Virginia Woolf in Una stanza tutta per sé, troppo spesso si pensa che la scrittura delle donne provenga dall'esperienza e non dall'immaginazione. Roupenian è quindi stata sommersa da critiche per essere stata troppo feroce con il protagonista maschile di Cat person e da dettagliati racconti di situazioni erotiche personali da parte di numerosi uomini rimasti offesi dal racconto. Insomma, una cosa lega la condizione di Roupenian (anche autrice del soggetto del film horror Bodies bodies bodies) a quella dei personaggi dei suoi racconti: che non sempre ciò che si desidera è quello che si vuole realmente e che anche il successo ha i suoi lati negativi.

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