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La cavale, di Albertine Sarrazin

Andrea Brattelli parla del secondo romanzo di Albertine Sarrazin , scrittrice morta nel 1967 a soli 29 anni dei quali ben 8 trascorsi in car...

01/12/2023

La cavale, di Albertine Sarrazin

Andrea Brattelli parla del secondo romanzo di Albertine Sarrazin, scrittrice morta nel 1967 a soli 29 anni dei quali ben 8 trascorsi in carcere. Proprio in prigione questa ragazza dai genitori ignoti scrive i primi romanzi: L'Astragalo (osso che si rompe durante un'evasione, in occasione della quale conosce il marito anch'egli delinquente) e La Cavale. Per approfondire, segnalo il sito a lei dedicato https://www.albertinesarrazin.it/



La Cavale è il secondo romanzo di Albertine Sarrazin e fu pubblicato lo stesso anno de L’Astragale (L’Astragalo). Come in quest’ultimo l’ironia nel descrivere alcune situazioni è mista alla tragicità della vita in carcere. La protagonista delle vicende narrate è Anick Damien che altri non è che uno pseudonimo della scrittrice stessa.

A causa di un furto con scasso, compiuto da lei e dal suo amante Julien, si trova nuovamente segregata nella cella di un enorme penitenziario. Il suo amore viscerale per il compagno non può trovare sfogo fisico ma soltanto platonico, dato che i due non sono sposati e ricevono notizie l’uno dall’altra solo attraverso degli avvocati d’ufficio che si avvicendano nei colloqui. I poveri in canna hanno sì dei diritti ma meno di altri e le pene per chi è già afflitto da mille problemi risultano più faticose da patire.

Nonostante i muri in mattoni e in cemento armato i loro sentimenti continuano a sbocciare come se fossero piante innaffiate periodicamente dall’acqua sotto i raggi di un sole primaverile invece che erbe cresciute sul selciato. Si accarezzeranno e baceranno furtivamente durante la prima apparizione insieme in tribunale per il riesame ed è lì che escogiteranno anche un piano per evadere.

Contrariamente a quanto suggerito dal titolo, il libro non parla di una fuga, ma di un progetto di evasione che in realtà non avverrà mai: impegnarsi insieme nel lavorare a questo compito permette loro di passare il tempo e non impazzire. Nel mentre vengono evocati dalla mente di Sarrazin i ricordi legati alla vita in gattabuia mentre è sola o in gruppo. Anche il buttar giù su di un foglio in maniera ossessiva e non edulcorata idee e pensieri è sintomo di disturbo causato dall’ambiente che la circonda (è proprio il caso di scriverlo), ma anche una terapia per non soccombere nelle viscere dell’istituto che non accenna a sputarla fuori in una realtà che forse sarebbe ancor più dolorosa.

Lo stile è rozzo ma non perché rappresenta metaforicamente la menagrama vita dei detenuti, ma piuttosto perché lei è davvero poco istruita.

I temi trattati sono sistematicamente ritmati in maniera ripetitiva, fino alla noia. Simbolicamente rappresentano la vita nei penitenziari sempre identica; simili e metodici i movimenti delle persone per svolgere mansioni e prendersi cura di loro stessi nell’attesa di finire di scontare la pena e tornare alla normalità, una realtà in cui compiranno le stesse azioni.

La Cavale è un libro che rallenta e ci guarda, non ci offre una esperienza vicaria, è questo che ci disturba perché preferisce tenerci incollati coi piedi a terra in un mondo senza redenzione piuttosto che alle pagine che lo costituiscono. Usa la voce calma e attenta della scrittrice per includerci nella storia di donne e uomini che hanno formato una comunità dietro le sbarre. È un romanzo sulla continuità della vita, basata sull'amore di una donna per un uomo che si approfitta troppo dei suoi sentimenti.

Non evadendo dal suo ruolo di semplice galeotta, Anick Damien mentre protesta solo per la sua condizione, per non poter vedere il suo fidanzato non essendo loro sposati, supera lentamente le torture infernali del sistema carcerario - una serie inflessibile di pestaggi, stupri e umiliazioni abiette - mentre riesce a sollevare il suo sguardo aldilà di un orizzonte degradato.

L’umore di noi lettori nel frattempo oscilla rigorosamente da un’emozione ad un’altra emozione mentre la schiera decisamente folle di criminali mette a nudo il peso della vita turbolenta all'interno delle catacombe delle carceri.