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26/05/2023

Entropia, di Thomas Pynchon

Andrea Brattelli alle prese con l'apprendistato del genio del postmoderno: Thomas Pynchon e i suoi primi cinque racconti (1958-1964); in particolare, Entropia che ha segnato la svolta della narrativa USA verso la scienza e la fisica quantistica.


Thomas Pynchon è uno scrittore che tramite questa raccolta di racconti si dipinge rivelandosi cautamente al pubblico. Cinque storie giovanili e un'introduzione in cui egli si rende vulnerabile come non mai. Nel preambolo si mostra duro con se stesso, tanto da destare in me ai tempi la preoccupazione che quest’opera sarebbe stata solo un confessionale. In realtà si tratta di riflessioni di un uomo che, a un certo punto della sua vita, si guarda indietro e ripensa a un’America che non c’è più, lasciandosi coinvolgere dai ricordi degli anni ’50, contemplando la fine della beat generation come uno spettatore incredulo al quale un poliziotto urla, a lui e ai suoi amici, di sgomberare che la parata è finita ed è consigliabile approdare al bar più vicino a rimpinzarsi di toast in fast food commerciali come le riviste i cui articoli riportati dai media sono come il cibo di scarto e ti fanno desiderare di erudirti leggendo Lionel Trilling, T.S. Eliot, Hemingway.

Redige cautamente piccole storie su pagine incontaminate attingendo a risorse che i narratori hanno sempre ma che, a volte, non utilizzano: memoria, immaginazione, curiosità e conoscenze passate. Queste ultime in realtà Pynchon le definisce, molto banalmente, “cattive abitudini” e “idee e teorie stupide”.

Passiamo quindi ora ad analizzare brevemente questi racconti che rappresentano le fondamenta degli sviluppi successivi dell’opera narrativa di Pynchon.

Pioggerella (The Small Rain) è una storia incentrata sul protagonista, un certo Nathan ''Lardass'' Levine, che servì al narratore per collaudare i connotati di Benny Profane, che conosceremo meglio in V. In realtà è un personaggio la cui matrice prende il calco dallo scrittore stesso in quanto è laureato, lavora nell’esercito come soldato semplice svolgendo mansioni di scarsa importanza perché ciò che a lui interessa è avere un giaciglio per riposare e filosofare sulle grandi questioni dell’esistenza attraverso il “senso acquisito dall’anima”. Verrà destato da questo suo torpore in seguito all’incontro con la Morte, che si accompagna alla terra arida e fradicia in un simbolismo che ricorda quello di The waste land di T.S.Eliot.

A proposito di “terre”, come non trovare analogie tra la situazione descritta precedentemente e il paesaggio dipinto in Terre basse (Low lands) nel quale innumerevoli tunnel si contorcono nelle viscere della terra fino a sfociare in una discarica a nido d’ape dove trovano la pace eterna tutti gli elettrodomestici usa e getta, vittime del consumismo sfrenato: reti da letto, cessi, pentole, televisori e condizionatori d’aria ecc. Cosa si nasconde tra quei meandri? Lo scoprirà Dennis Flange, un uomo che si addentrerà in questa sporcizia, disposta su vari livelli, chino con la testa mentre entra nei tunnel, così come si è sempre piegato alle vicissitudini della vita che gli hanno spento qualsiasi passione e non alza quindi più da tempo il capo.

Leggendo troveremo molte analogie tra questi temi e quelli presenti in V e The Gravity Raimbow, romanzi nei quali la realtà rappresentata, se non è proprio distopica, non è poi neppure però poi così divertente da essere vissuta.

A questo proposito segnalo che proprio lo scritto Sotto la rosa (Under the Rose) è una versione minuta di V, o, meglio, del suo terzo capitolo, in cui uomini con un fare machiavellico cercano una soluzione per evitare una guerra tra Inghilterra e Francia a seguito della crisi di Fashoda. Le dinamiche, i giochi di potere in atto sembrano quelli di una politica italiana tardo rinascimentale ma il territorio non è come il nostro: sembra più un luogo dimenticato da Dio!

Entropia è, tra tutte, la più conosciuta delle storie di Mr. Pynchon, molto recensita e commentata.

In una casa disposta su più livelli, al piano inferiore dei musicisti jazz fanno un caos infernale non azzeccando neppure un accordo. Nella parte superiore invece una coppia pensa ad accudire una piccola piantagione cercando di isolarla dal mondo esterno per evitare il più possibile contaminazioni.

Non vi è alcuna interazione tra questi due insiemi di elementi, forse avranno qualcosa in comune solo quando il mondo finirà, quando ovunque le temperature saranno le stesse e nessun calore sarò mai più trasferito. Lo stesso calore che smuove i sentimenti, smossi da onde sonore scaturite dagli strumenti di un gruppo musicale a una festa, che rendono tutti euforici. Quando tutto giacerà in un silenzio e un equilibrio immane chi potrà giudicare le melodie, l’inferenza di una Natura musicista silenziosa, se nessuno le sentirà dato che nulla le trasporterà? Ci accorgeremo ancora di poter amare o se qualcuno/a ci sta mentendo sui sentimenti che dice di provare nei nostri confronti?

E per finire, nella raccolta troviamo L'integrazione segreta (The secret integration) in cui viene messa in scena una rivolta simile a quella degli schiavi in Spartacus ma ad opera di bambini che vivono a Mingeborough, nel Berkshire. Il loro condottiero è Grover Snodd, troppo stupido per nascondere quanto è intelligente. Il malcontento di questi ragazzini risiede nell’essere ignorati dai genitori succubi, anche questa volta, della modernità e delle sue materiali diavolerie; la solitudine prenderà posto alla rabbia che provano verso mamme e papà del tutto inutili sentimentalmente, ma necessari per i bisogni primari. Non vi è, nei loro abbracci, né un irraggiamento tale che possa essere contemplato dal secondo principio della termodinamica, né una capacità di assorbire le ansie e preoccupazioni giovanili.

Con queste produzioni Pynchon vuole catturare l’attenzione degli adolescenti a cui, sentenzia, non interessano i personaggi ben definiti e congegnati, ma l’anima del testo in movimento, sempre pronta a sorprenderti. In questo contesto di frasi gergali si potrebbe paragonare a Frank Zappa che rese immortale la sua musica sperimentando e rendendo partecipi del suo successo dei ragazzi strabiliandoli con il rock’n’roll. Con l’esempio si fornisce educazione che durerà per sempre (by Henry Adams).

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