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25/03/2022

Effi Briest di Theodor Fontane

Stavolta Andrea Brattelli ci parla di Effi Briest, uno dei grandi classici dell'Ottocento sull'infelice matrimonio borghese. Pubblicato nel 1894, il romanzo è ispirato alla vita di Elisabeth von Ardenne.



Effi Briest 
è un classico tedesco del diciannovesimo secolo che, per i temi trattati, potrebbe essere considerato alla stregua di Anna Karenina Madame Bovary.

Theodore Fontane lo scrisse quando ormai era un uomo più che maturo ed è forse per questo che egli fornisce alla sua eroina le caratteristiche che non ha più a causa della vecchiaia che sopraggiunge: la fanciulla, di origine tedesca, è esuberante e piena di vita, oltre che possedere un fascino accattivante.

Il suo temperamento sembra cozzare con il mondo di "familiare sicurezza" che le è stato costruito intorno dai genitori con i quali, però, non ha un cattivo rapporto, anzi. Con suo padre, ad esempio, ha spesso conversazioni confidenziali che vertono però anche su discussioni riguardanti le motivazioni che porteranno alla decisione della madre di farla maritare con uomo d’affari molto più vecchio di Effi Briest. Lei accetterà con accondiscendenza. Chissà se, in questo modo, l’autore metaforicamente abbia voluto impersonificare se stesso nella figura del barone Geert che, sposando una ragazza, tenta di riappropriarsi della spensieratezza e del vigore giovanile ormai esalati come fuochi fatui.

Il linguaggio di Fontane che rimanda ad un universo ricco di immagini e il simbolismo illustrano ed evidenziano in molti passaggi come le cose apparentemente superficiali e poco importanti abbiano un significato più profondo. Sin dall'inizio del romanzo, ad esempio, l'esuberanza di Effi mostra la spensieratezza giovanile. In seguito, la monotonia della vita quotidiana e la solitudine imperante nel suo matrimonio, pongono in evidenza il netto contrasto con la vita libera adolescenziale. L’opera del narratore contiene letteralmente vari esempi di empatia, come, ad esempio, un paesaggio invernale e desolato riflettono il tumulto interiore di una persona e la sua solitudine.

Il libro, in definitiva, si potrebbe includere nella categoria “romanzi storico-sociali” con trame strettamente correlate agli usi e costumi della Germania di allora. Si legge molto fluentemente e il modus operandi dei vari personaggi si può facilmente concepire perché fortemente contestualizzato empaticamente nel periodo storico in cui si svolgono le vicende narrate.

I problemi di Effi sono senza tempo, anche se la condizione delle donne di oggi è cambiata notevolmente, vi è l’emancipazione (per fortuna), ma i dissidi interiori sono simili o addirittura gli stessi: problemi derivanti dal vivere separati in un matrimonio celebrato per interesse, tra partner con visioni della vita diverse, solitudine, fuga in un'altra relazione, gelosie. Il linguaggio vivace di Fontane, i diversi personaggi e l'accattivante sequenza di eventi, così come lo sviluppo dei personaggi nel corso della trama, rendono questo libro un'opera di letteratura particolarmente degna di nota.

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