Seguici su https://quarantasettelibrocheparla.com/

La cavale, di Albertine Sarrazin

Andrea Brattelli parla del secondo romanzo di Albertine Sarrazin , scrittrice morta nel 1967 a soli 29 anni dei quali ben 8 trascorsi in car...

03/06/2022

Wilson Testamatta di Mark Twain

Anche conosciuto come Wilson lo zuccone, questo romanzo di Mark Twain del 1894 racconta la storia di uno scambio di ruoli nell'America schiavista. Inizialmente programmato per essere un racconto umoristico incentrato su due gemelli, divenne un dramma sul razzismo e sul rapporto tra ambiente ed ereditarietà (tema che riprenderanno moltissimi scrittori e sceneggiatori). Sentiamo che cosa ne pensa Andrea Brattelli.

Si narra che Mark Twain nello scrivere questo romanzo si sia ispirato alla storia di due gemelli siamesi italiani che lo ha molto impressionato.

In realtà la storia che andremo a recensire ha poco o nulla a che fare con la vicenda di cui sopra. Come accade sovente con gli scrittori poi si sono aggiunte, all’idea di base, altre situazioni e personaggi.

All’inizio vi è una lunga introduzione, e per questo non so se quest’opera si possa definire una lettura per bambini, come viene classificata, perché questa scelta stilistica risulta un po' noiosa, almeno in italiano, non so in lingua originale. Se poi consideriamo i temi trattati… Sarebbe il caso che l’insegnante prima di consigliare questo scritto facesse una piccola lezione di storia ai giovanissimi alunni.

Nel corso delle vicende umane infatti, la popolazione dalla pelle bianca proveniente prevalentemente dall'Europa occidentale, è riuscita a rafforzare il suo dominio sulle persone dalla pelle più scura presenti nel mondo. Ciò era dovuto, in gran parte, al fatto che per primi hanno sviluppato strumenti e armi per assoggettare le genti a loro vicine. L'uomo bianco sviluppò rapidamente la sensazione di essere fondamentalmente e naturalmente superiore ai suoi fratelli dalla pelle più scura. Attraverso questo romanzo (in lingua originale Pudd'nhead Wilson), Mark Twain rivela il razzismo intrinseco all'interno della sua società.

Nel libro viene riportato che attraverso delle prove attuate su le impronte digitali si dimostra che un uomo è nero e l'altro è bianco e il primo, secondo questi test “scientifici”, è inferiore rispetto al secondo; anche l’uomo bianco potrebbe non essere all’altezza di altri suoi simili se non è cresciuto all'interno della "vera" società europea.

Il testo presenta una struttura di base alquanto insolita. Si narrano infatti due storie che si svolgeranno parallelamente fino ad incontrarsi. La prima è la storia di Wilson lo zuccone, un avvocato che arriva a Dawson's Landing nella speranza di farsi un nome, ma, a causa di un'osservazione inopportuna, viene bollato come idiota. Per questo motivo prima di fare il legale svolge vari lavori fino a quando inizia ad interessarsi di impronte digitali.

La seconda trama descrive uno scambio di fanciulli operato da una donna schiava ai danni del suo padrone rimasto vedovo per salvare suo figlio (di lei). E’ proprio a questo punto che nel racconto si esplora il dibattito tra natura ed educazione quando i due bambini vengono scambiati nelle loro culle dalla loro tata, Roxana, schiava di razza mista che ha dato alla luce un bambino maschio, concepito con un uomo bianco del villaggio di Dawson’s Landing. Questo gesto metterà in moto una serie di eventi che cambieranno la vita di tutti.

Senza voler svelare il finale, leggendo questo romanzo si arriva a comprendere più a fondo il significato della frase "essere venduti lungo il fiume" e le differenze percepite tra i rapporti padrone/schiavo in questo stato di confine rispetto al "Profondo Sud", almeno nel 1830, quando il romanzo inizia. Sospetto che questo libro non sia molto conosciuto e molti potrebbero anche non esserne consapevoli, ma è un eccellente contrappunto ai racconti classici più apprezzati dell'autore.

Per molti aspetti ovvi, Pudd'nhead Wilson è, come la maggior parte dei primi romanzi di Twain, un'opera inesorabilmente laica. Pone la maggior parte della sua attenzione esplicita sulle istituzioni, i processi e le credenze storicamente costituite, ed esamina le caratteristiche della vita sociale e culturale principalmente da una prospettiva che si concentra sull'azione umana e sul processo naturale nel funzionamento di questo mondo. Anche le istituzioni religiose e le credenze di Dawson's Landing sono trattate più apparentemente come fenomeni socialmente costruiti, riflessi di desideri e impulsi umani più che delle vie di Dio. Per certi spetti, infatti, la comunità è dominante.

Nessun commento:

Posta un commento