Seguici su https://quarantasettelibrocheparla.com/

La cavale, di Albertine Sarrazin

Andrea Brattelli parla del secondo romanzo di Albertine Sarrazin , scrittrice morta nel 1967 a soli 29 anni dei quali ben 8 trascorsi in car...

08/07/2022

Il vecchio e il mare di Ernest Hemingway

Il vecchio e il mare. Andrea Brattelli alle prese con un grande classico, in occasione dell'anniversario della morte di Ernest Hemingway (il 2 luglio). Pubblicato dapprima su Life nel 1952 e vincitore del Pulitzer e del Bancarella (in Italia il romanzo fu criticato da Moravia e apprezzato da Montale e Calvino), il romanzo contribuì inoltre a far ottenere il Nobel allo scrittore statunitense.


Il vecchio e il mare è la storia di un uomo, un pescatore cubano, che ogni giorno lotta contro la natura, le difficoltà, la povertà e... se stesso. Quale periodo migliore, se non questo, per farci guidare da Hemingway a visitare i Caraibi e vivere la vita di Santiago?

Il riverbero delle onde che si infrangono sulla battigia e il riflesso del sole sull’incresparsi dei frangenti del mare segnano un’altra giornata di “magra” per il protagonista che da troppi giorni non porta pesce a casa.

Il romanzo basa le sue fondamenta proprio su questo personaggio che ci rende partecipi delle sue peripezie: sentiamo i suoi fallimenti e la vita ci sembra impossibile; assaporiamo la sua speranza e perseveranza che ci arricchisce lo spirito. La sua ostinazione gli fa sopportare le difficoltà giorno dopo giorno. Il segreto è occuparsi delle cose semplici quotidianamente e tifare per Joe DiMaggio.

Ogni giorno Santiago si incontra con il suo amico, Manolin, di cui si prende cura, con il quale discute di pesca e sport. I due sembrano legati dallo stesso destino. Questo rapporto dà forza a entrambi, perché ognuno di loro si rifiuta di credere che la sfortuna li perseguiterà ancora per molto. Ed è così che avvertiamo la stanchezza negli occhi nel leggere che il pescatore si addentra sempre più nel ventre del mare, sempre più lontano, scrutando sotto il sole cocente all’orizzonte per cercare fauna marina da portare in tavola. Sentiamo il suo male di schiena mentre si china in continuazione per sollevare reti, lenze e perché dorme la notte su un giaciglio di fortuna oppresso dai pensieri.

Questa novella ci insegna cosa significhi essere un umano e dover imparare a parlare con la Natura per sopravvivere, con l’acqua, con esseri resi soprannaturali che custodiscono il linguaggio più antico del mondo. Crediamo di aver comprato qualsivoglia frammento di spiaggia soltanto perché la solchiamo e siamo tanto temerari da pensare che l’oceano e la sua fauna rispondano prontamente ai nostri bisogni quando lo desideriamo.

Nessun commento:

Posta un commento